Programma

PROPOSTE PROGRAMMA ELETTORALE di COALIZIONE

a sostegno di ROBERTO DIPIAZZA SINDACO

SOPRATTUTTO TRIESTE”

PREMESSA

In questo momento, pensando ad un programma da presentare ai nostri cittadini per i prossimi cinque anni, si pone il problema di come guardare al futuro della nostra città, facendole fare un ulteriore salto in avanti dopo quanto è stato fatto negli ultimi tre mandati (segnati dal governo di centro destra) per lo sviluppo economico, sociale, culturale e di riconciliazione politica.

Il programma elettorale del Sindaco Dipiazza vuol dare continuità al lavoro già svolto con l’auspicio che quanto seminato non vada perduto e il futuro sviluppo della città vada affrontato con la stessa concretezza, pragmatismo e disinteressato impegno per il bene pubblico che hanno contraddistinto le azioni del Sindaco, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri.

La prima domanda che tutti si fanno è come sarà la Città del 2030 o del 2040?

E’ certamente una domanda importante e credo che la risposta deve essere comune a tutte le parti politiche, non c’è dubbio che tutti sono d’accordo sul fatto che i grandi temi dell’ambiente, del lavoro, dello sviluppo economico, della stabilità delle nuove generazioni, della protezione delle fasce deboli, della mobilità e del benessere in generale non possono che essere condivisibili al di là di ogni appartenenza politica.

La sfida è, come tradurre concretamente ed attuare pensieri, azioni e fatti per dare continuità operativa allo sviluppo senza cadere in annunciazioni di principio demagogiche.

Trattandosi di elezioni amministrative e quindi con la necessità di proporre una buona e concreta amministrazione, senza scrivere un libro dei sogni con proposte campate in aria e poco realistiche, riteniamo sia necessario guardare al futuro, tenendo conto di alcune condizioni che si sono create in questi ultimi anni e che sono il presupposto per ampliare le prospettive della Città.

Trieste è tra le prime città per qualità della vita, tra le prime città nella pratica dello sport e nella qualità degli impianti, la città resta da anni sul podio nel campo della cultura, della letteratura, dei teatri, è la prima assoluta in Italia per i servizi rivolti al welfare (dati del Sole 24 Ore).

Il porto di Trieste ormai ricopre una posizione strategica per i traffici dell’intero Mediterraneo, si prospetta lo sviluppo di un traffico passeggeri che potrebbe aumentare il flusso turistico dando un’importante contributo all’economia della città, la presenza di importanti istituti scientifici ci colloca all’avanguardia, nel campo della Scienza a livello mondiale.

E’ questo oltre al grande contributo di tanti altri Istituti pubblici e privati, al lavoro svolto dalle Associazioni e da cittadini impegnati, è anche merito del buon governo dell’attuale amministrazione che già in passato è riuscita a cucire e coordinare un complesso apparato di relazioni e confronti fino a determinare una forte svolta nel miglioramento del volto della città e nell’organizzazione dei servizi offerti ai cittadini: in strutture, investimenti, partecipazione attiva.

Ci troviamo in un momento storico di svolta, nel quale Trieste, se sarà capace e soprattutto unita, potrà cogliere l’occasione di diventare la cerniera ed il centro di un universo di forti cambiamenti geopolitici, che di fatto già la collocano in una posizione centrale nell’Europa; questa prospettiva le dà la possibilità di essere terminale di una logistica che ha sbocchi e aree di influenza non solo nel Mediterraneo.

Parliamo in particolare del porto di Trieste, ma anche della portualità allargata della città. L’essere riusciti a risolvere il nodo dell’area a caldo della Ferriera di Servola, con l’aiuto di molti, ci permette oggi di dire che con la nostra azione abbiamo aiutato il porto è la città a convertire ad un nuovo sviluppo una vasta area che va dal molo settimo, al costruendo molo ottavo, che permetterà alla portualità triestina di dispiegare una logistica ambiziosa e foriera di grandi risultati, che guarda anche al di fuori della semplice portualità ed anche a tutta la regione.

Altro aspetto determinante per il futuro della nostra città, peraltro accelerato dalla pandemia in atto, è la necessità di conversione della città al digitale, sia con gli opportuni interventi tecnici, sia intervenendo in particolare in maniera massiccia e decisiva sulla formazione dei nuovi cittadini digitali.

Tramite gli strumenti digitali e non, i cittadini giovani ed anziani potrebbero non avere più la necessità di recarsi personalmente negli uffici del centro, ma potrebbero essere raggiunti facilmente a casa, anche materialmente quando necessario, per garantire a tutti una maggiore partecipazione alla vita e lo sviluppo della città e alla fruizione dei suoi servizi. Tutto questo non farà che incrementare ulteriormente la qualità della vita nella nostra città, proseguendo quella tradizione di buona e attenta amministrazione con cui questa amministrazione ha contribuito in maniera decisiva a portare Trieste in vetta alle città con il più alto tenore di vita.

L’implementazione di questa visione allargata, digitale e di ricucitura e ricollegamento delle periferie al centro della città, va unito alla realizzazione di aree, trasformate all’uopo, dedicate alla concentrazione di siti sportivi, culturali, parchi urbani, zone a vocazione turistica e di servizio ai cittadini, in particolare dedicate ai giovani.

In quest’ottica vogliamo guardare al prossimo quinquennio, come ad un momento di svolta, di investimenti mirati, con cui, in continuità con quanto di importante è stato fatto nella trasformazione della nostra città negli ultimi anni, si punti da un lato al proseguimento di quanto già programmato, dall’altro anche a tutti quegli interventi, sia in centro sia in periferia, sia con investimenti ed interventi materiali sia immateriali, che si propongano di modificare ulteriormente il volto della nostra città nei prossimi anni ponendo le basi per creare la Trieste dei prossimi decenni, con un ruolo centrale nello sviluppo di questa parte di Europa.

RIORGANIZZAZIONE SERVIZI AL CITTADINO

  • Il mutare dei tempi e le nuove esigenze emerse durante la crisi pandemica impongono all’amministrazione una seria valutazione organizzativa di quei servizi volti al cittadino.
  • Comune amico: con l’utilizzo di sistemi online non verrà meno il tradizionale rapporto col cittadino allo sportello. Nessuno verrà lasciato solo
  • valorizzazione del personale e potenziamento dell’organico con particolare riferimento alle professionalità tecniche
  • formazione continua del personale

URBANISTICA – LAVORI PUBBLICI

  • Piano di pedonalizzazione integrata, messo a punto di concerto con i portatori di interessi.
  • Intensificazione interventi di manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi, con particolare attenzione alle periferie.
  • Reimpiego delle gallerie laterali, con priorità a quelle della Sandrinelli.
  • Interventi di mobilità integrata e implementazione servizi per il cicloturismo, compreso il completamento del raccordo della ciclovia tra Borgo San Sergio e il Comune di Muggia.
  • Creazione di un parcheggio a servizio della passeggiata Napoleonica lato Prosecco.
  • Implementazione aree sosta camper grazie all’impiego delle risorse della tassa di soggiorno.
  • Riqualificazione acceso Sud-Est Trieste sull’asse via Flavia-Istria-Salata: riqualificazione completa fino all’imbocco della galleria di Piazza Foraggi in via Salata dell’ingresso della città da sud-est. Riproponendo l’esempio progettuale delle Rive con l’inserimento di corsie ciclabili e riorganizzando tutti gli incroci con “rotatorie”.
  • Realizzazione del “Ring”, ovvero un piano complessivo e organico di ulteriore pedonalizzazione del centro cittadino accompagnato da un piano di mobilità sostenibile e di implementazione dei parcheggi, con particolare rilievo dei 2 poli da realizzarsi al Molo IV e Campo Marzio.
  • Realizzazione di rotatorie per favorire il flusso veicolare e la sicurezza stradale in Piazzale Cagni, Piazza Perugino, Piazza Dalmazia ed altri siti sensibili.
  • Rifacimento della pavimentazione di Piazza Unità.
  • Riqualificazione della Piazza Vittorio Veneto, che necessità di una rivisitazione anche sul piano estetico di Piazza Perugino.
  • Sistemazione della Galleria Sandrinelli.
  • Riqualificazione completa, senza stravolgerlo, di tutto lungomare di Barcola e dei “Topolini”, comprese le scalette e gli accessi al mare.
  • Aumentare gli investimenti per la sicurezza stradale dando vita a un programma sistematico e coordinato di interventi sul fronte della sicurezza stradale, che unisca un piano dell’informazione preventiva, quello dei controlli e quello degli interventi strutturali sulla viabilità comunale.
  • Realizzazione di un’area camper sia per turisti che per depositi camper residenti, con più servizi e stalli dedicati.

MOBILITA’ SOSTENIBILE

L’amministrazione comunale si è dotata per la prima volta di alcuni strumenti fondamentali in tema di mobilità sostenibile con la recente approvazione del Biciplan, del PEBA (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) e del PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile), frutto di un continuo confronto con le categorie interessate. Questi tre pilastri forniscono la possibilità di procedere in modo organico con importanti interventi strutturali in tema di mobilità sostenibile: il progressivo sviluppo delle aree pedonali, nuove aree verdi, implementazione e integrazione dei percorsi ciclabili.

AMBIENTE

Nell’ambito del miglioramento della qualità ambientale:

  • Recupero di aree verdi periferiche del patrimonio comunale, anche per destinarle al fitness e ai giochi bambino.
  • Proseguire nell’innovazione dei processi di pianificazione strategica per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico ed in particolare la transizione verso fonti rinnovabili di energia, efficientamento energetico degli edifici comunali e scuole, adeguamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici e sviluppo della Smart City attraverso la creazione di un sistema digitalizzato di analisi e controllo dei flussi urbani e lo studio di soluzioni di mobilità sostenibile.
  • Sviluppo reti di colonnine elettriche per ricarica autoveicoli.
  • Favorire la manutenzione delle aree verdi da parte dei privati a fronte di campagne pubblicitarie detassate
  • In particolare, dopo la chiusura della Ferriera e il recupero in corso dell’area, è importante mantenere l’attenzione per riqualificare il rione di Servola, attraverso progetti innovativi che rendano l’area un quartiere residenziale appetibile e ricco di aree verdi e spazi di aggregazione.

IL NUOVO PORTO VECCHIO

In Porto Vecchio i magazzini di merci di un tempo sono diventati idee, progetti e già cantieri di una rigenerazione urbana in atto che, grazie ai processi già avviati, restituirà la vita a questi magnifici 65 ettari che nel breve-medio periodo diventeranno un nuovo borgo della nostra importante Trieste. La madre di tutta questa fantastica operazione è la Variante Urbanistica che il Centrodestra ha realizzato e senza la quale nel vecchio scalo non si sarebbe potuta spostare nemmeno una pietra. Sistema museale, scientifico e congressuale, Sistema ludico sportivo, Sistema misto e Sistema dei moli sono le quattro direttrici che governeranno la rigenerazione di questi spazi. Sono state escluse le destinazioni industriali, del grande commercio e si è limitata la residenzialità ad un massimo di 1000 residenti, affinché l’area del Porto Vecchio sia sempre vissuta e sicura. Il tanto atteso Centro Congressi, sino a qualche anno fa un sogno, ora è una realtà operativa, mentre il Magazzino 26 diventerà a breve il cuore museale della città. Il grande lavoro fatto dal Centrodestra ha permesso di avere già pronto il Progetto Esecutivo realizzato dall’architetto Guillermo Consuegra. Viali alberati, parchi, percorsi ciclabili, aree pedonali saranno immersi in un nuovo grande polmone verde, un vero e proprio bosco urbano che non è una visione, ma già un progetto che il Centrodestra ha realizzato con l’architetto Andreas Kipar. Nel Sistema dei molti troveranno spazio marine e le grandi navi bianche un funzionale hub crocieristico. Aree attrezzate per lo sport ed il tempo libero animeranno la zona del terrapieno di Barcola. Con il Centrodestra il nuovo Porto Vecchio di Trieste non è una visione, ma è già in lavoro.

Dobbiamo poi immaginare un’area del Porto Vecchio (non tutta la superficie, ovviamente, perché al suo interno dovranno insistere ed esistere anche altre attività come testimonia il recupero dei primi magazzini) dove si possano intersecare ricerca e formazione, pubblico e privato, grandi imprese e startup. Questo è anche quello che ha fatto un po’ il successo di tutte le realtà di innovazione presenti a livello mondiale: un luogo dove si metta in contatto la multinazionale con la piccola realtà, per creare innovazione. In sintesi un hub della ricerca e del terziario avanzato. Trieste ha un valore aggiunto rispetto agli altri: una fortissima ricerca di base. Questo può permettere di guardare alle cose in una prospettiva di medio e lungo periodo, ed è ciò che attira particolarmente le realtà internazionali che già hanno manifestato il proprio interesse. Va quindi colmato quel divario che esiste tra imprese e ricerca, auspicando che all’interno del Porto Vecchio, anche grazie alla capacità attrattiva e alla bellezza di quell’area, si possa raggiungere questo risultato.  Il sogno è quello di immaginare il ricercatore di una realtà internazionale usare la stessa mensa del ricercatore della piccola startup. Il limite delle proposte presentate dal centro sinistra sino ad oggi è stato proprio quello di voler decidere prima cosa ne sarà di ogni centimetro di tutta l’area. È impensabile per uno spazio così grande. Per questo l’accordo di programma con la necessaria variante e soprattutto il progetto della Regione di trasferire in quel sito tutte le sue sedi in città hanno dimostrato come  il primo a credere in questa impresa sia il pubblico. Questo comporta non soltanto una riqualificazione dell’area ma significa anche e soprattutto favorire tutta quella parte infrastrutturale che permette alle imprese di investire. Se un’impresa vuole insediarsi in Porto Vecchio non si può pensare che ci sia solo lei e il deserto attorno, vanno chiaramente creati una serie di servizi e di attrattività, aspetto questo fondamentale per i nuovi insediamenti futuri.

CULTURA e MUSEI

  • Valorizzazione del patrimonio culturale e museale comunale per proporre un Piano quinquennale di mostre sul tema “I Tesori segreti di Trieste”.
  • Candidatura nelle liste e nei network dell’Unesco per il Sito del Castello di Miramare.
  • Parco di arte contemporanea in Porto Vecchio (nelle zone verdi risultanti dall’urbanizzazione).
  • Implementare l’offerta culturale integrata tra musei e teatri.
  • Potenziamento della “Learning City UNESCO”, rafforzando rapporti con le altre città della rete a livello internazionale.
  • Realizzazione nel 2022/2023 della Mostra di Van Gogh al Museo Revoltella.
  • Realizzazione del Festival Internazionale dell’Operetta con la partecipazione del Teatro Giuseppe Verdi.
  • Realizzazione del Carnevale internazionale dell’Alto Adriatico con la partecipazione delle città del litorale e degli altri paesi confinanti: Austria, Slovenia e Croazia e sfilata sulle rive triestine.
  • Museo Comunale della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata.

Nell’ambito delle progettazioni del PV e del Magazzino 26 avrebbe enorme significato la realizzazione nella parte posteriore di quest’ultimo al confine con l’area ferroviaria un MURO DEL MEMORIALE  (sullo stile di quello realizzato a Washington per ricordati i caduti ed i dispersi del Vietnam)

  • Museo Risorgimento

Dopo la riapertura, si proseguirà con la ristrutturazione,  manutenzione e riqualificazione onde renderlo maggiormente fruibile nel percorso museale triestino.

  • Magazzino 26

Il Magazzino 26 sarà oggetto di un importante investimento economico per sviluppare una variegata attività culturale, trasformando la struttura in un Centro di Gravità Permanente Culturale per attività espositive e promozionali, con offerte di eventi, mostre, biennali, festival, concorsi, stage e corsi e scuole dedicati alle arti, convegni e dibattiti.

Dopo una prima fase sperimentale, nella Sala Luttazzi verrà rilanciato con un importante impegno finanziario il progetto culturale “La luce sempre accesa” dedicato alle arti musicali, teatrali e non solo con una programmazione annuale di eventi organizzati dagli artisti triestini

  • Altri contenitori culturali

Realizzazione in Porto Vecchio della Città degli artisti attraverso il recupero di un Magazzino per la realizzazione di eventi, stage, performance, laboratori ed altri spazi a disposizione di artisti italiani e stranieri.

SCIENZA

  • Creazione di un Piano strutturato di turismo didattico scientifico,implementando la rete costituita dagli enti aderenti al protocollo Trieste città della conoscenza.

SPORT

  • Realizzazione di una pista da moto/bici cross e guida sicura.
  • Piano di intervento per riqualificare tutti i campi di pallacanestro, pallavolo, pallamano, ginnastica, pattinaggio all’aperto o nelle palestre.
  • Valutare la possibilità di installare in alcune aree della città piastre sportive(basket, pallavolo, calcetto, skate, beach volley), gestite di concerto tra Comune e associazioni, per offrire ai giovani originali punti di aggregazione come nelle migliori città europee.

TURISMO

  • “Le Piattaforme sul Mare, ridisegno parziale del profilo di costa di Barcola” con l’inserimento di piccole piattaforme naturali in pietra calcarea senza utilizzo di agglomerati cementizi ma come per le esistenti scogliere,semplicemente scogli sagomati e posizionati agli esistenti,con impatto ambientale pari allo 0 e con l’aumento sensibile della superficie balneabile mantenendo di fatto il profilo e la fotografia oggi esistente elemento insostituibile di bellezza con lo scenario del Castello di Miramare.
  • Realizzazione de “Il Parcheggio del Castello” proposta di project financing di un parcheggio facilmente ricavabile nel costone roccioso sotto il salto di quota tra Viale Miramare e la Strada Costiera oggi parcheggio veicole, tratto tra “stabilimento balneare Militare e stabilimento balneare Sticco”. Questo impianto di sosta con accessi od uscite sulla strada Costiera darebbe la soluzione al bisogno di parcheggio dei turisti diretti con pullman ed autoveicoli al castello di Miramare ed agli stabilimenti e spazi balneari.
  • Rifacimento segnaletica turistica impiegando la tassa di soggiorno, con attenzione anche al territorio Carsico, per il raggiungimento di località periferiche di interesse storico, paesaggistico e culturale.
  • valorizzazione percorsi “Trieste romana”.
  • ampliamento pedonalizzazioni centro.
  • Sviluppo del “Convention Visitor Bureau” già avviato in Porto vecchio, per l’accoglienza e la proposta di pacchetti turistici.
  • Creazione di una struttura di interfaccia con il traffico turistico passeggeri (settore croceristico).
  • Realizzazione in accordo con l’Autorità Portuale di un Nuovo Terminal Passeggeri.
  • Potenziare, di concerto con la Regione, il nuovo traffico via mare per collegare il Bacino Zero in Porto Vecchio con Grignano/Miramare, Sistiana, Monfalcone, Grado, Lignano, la costa Veneta, Croata e Slovena , fino a Capodistria e Muggia al fine di coprire tutto l’arco Adriatico.
  • Realizzazione del collegamento con Aliscafi Trieste-Venezia.

PORTO E PUNTI FRANCHI

Il porto di Trieste è già il primo porto in Italia per tonnellaggio, tuttavia questo settore, a causa delle continue innovazioni tecnologiche che comportano una inarrestabile automatizzazione delle operazioni, non è più in grado di produrre, sul territorio, quel valore aggiunto in termini di ricadute economiche tale da sostenere la ripresa e l’occupazione; per questo è necessario: 
– Sfruttare pienamente tutte le potenzialità di quello straordinario strumento di promozione industriale qual è il regime di extradoganalità dei punti franchi del porto di Trieste.
– Affiancare ai tradizionali traffici portuali nuove attività di trasformazione, lavorazione e logistica delle merci, oltre che innovative occasioni di sviluppo industriale.
– Favorire l’insediamento di aziende delocalizzate trasferendole nei punti franchi quale opportunità straordinaria per contribuire efficacemente ad aumentare il PIL cittadino.
– Creare nuove opportunità di crescita economica e occupazionale attraverso la promozione e il sostegno della piena attuazione delle previsioni giuridiche, internazionali e nazionali, inerenti al regime di extradoganalità dei punti franchi del porto di Trieste affiancandosi alla Regione e agli altri vertici istituzionali ed economici del territorio.

  • Va attivato il regime di extradoganalità nei punti franchi, l’extradoganalità non va confusa con l’extraterritorialità, il beneficio sulla trasformazione ed elaborazione manifatturiera è e può essere elemento di svolta per e nell’economia della nostra Città.
  • Vanno favorite le opere infrastrutturali al servizio della piattaforma logistica quali lo snodo sulla grande viabilità togliendo il traffico pesante da via Italo Svevo.
  • Saranno tolte le autorizzazioni prima o a fine concessioni portuali al passaggio del traffico pesante da e per il porto Vecchio sulle Rive ed oltre in Città.

IMPRESE ED ECONOMIA

  • Creazione della ZLS (zona logistica semplificata) con comune capofila Trieste assieme ai comuni di Monfalcone e Gorizia al fine di favorire lo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali e retroportuali con l’applicazione all’intero territorio comunale di semplificazioni fiscali e burocratiche, incentivi economici e sgravi fiscali con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione. Con la possibilità di estensione della zona franca internazionale per nuovi insediamenti può rappresentare una competitività di Trieste in termini internazionali per l’attrattività di investimenti.
  • Va rivisto il mandato al COSELAG, ex EZIT sulla locazione dei contenitori. Oggi gli imprenditori che si affacciano alla nostra Città vogliono acquistare e creare impresa non possono andare in locazione, il piano industriale sarebbe antieconomico, ecco la necessità di alienare per attrarre investitori pronti a creare impresa. Da qui la necessità del cambio di paradigma,”vendere per imprendere” senza il timore di un bilancio che ad ogni modo beneficia degli immobili sfitti solo come bene patrimoniale di un ente che andrebbe rivisto ed assorbito dalla Regione FVG.
  • Va ridisegnato e risolto il “sito inquinato di interesse Nazionale di Trieste” semplificando e liberando le aziende a poter fare sviluppo e auspicando l’arrivo di fondi dedicati del “recovery plan” utilizzabili alle bonifiche delle aree ora libere.
  • Coorganizzazione e sostegno di Fiere nazionali ed internazionali con la Camera di Commercio utilizzando la tassa di soggiorno.

COMMERCIO

  • Trasformazione del Mercato Coperto in contenitore innovativo per la promozione di prodotti locali.
  • Spostamento del Mercato ortofrutticolo e del Mercato Ittico nella zona portuale del Canale Navigabile per la creazione di un polo del fresco alimentare all’ingrosso, strategicamente adiacente alla Grande Viabilità.
  • Mercati a km zero nei rioni di periferia.
  • Incentivazione/incoraggiamento alla formazione di reti di microimprese commerciali ed esercizi pubblici (stile Centri in Via), per organizzare nei rioni iniziative di animazione urbana, sostenendo le attività commerciali e le attività culturali insieme.

SICUREZZA

  • Interventi per la sicurezza stradale a tutela di pedoni e ciclisti.
  • Controllo del territorio: ampliamento delle telecamere di sicurezza, con possibilità di utilizzare camere mobili per permettere il controllo temporaneo di alcune zone specifiche.
  • Rinforzo Nucleo Guardie Ambientali presso la polizia locale per contrastare abbandoni di ingombranti, inquinamento, mancata raccolta deiezioni canine, imbrattamento e altri episodi contro il decoro urbano.

SCUOLA ED EDUCAZIONE

Il Comune di Trieste gestisce direttamente i propri servizi educativi e scolastici: asili nido, scuole dell’infanzia, servizi integrativi e ricreatori, sui quali si vuole continuare ad investire anche in termini di capitale umano per promuovere in modo corretto ed efficace la cultura dell’infanzia e per assicurare ai bambini e alle loro famiglie un’offerta di qualità all’altezza della grande tradizione ultracentenaria di cui la città è molto orgogliosa.

La famiglia è il riferimento primario e il punto centrale dell’azione dell’amministrazione: se ne prevede il coinvolgimento affinché possa concorrere all’educazione del bambino affidato ai servizi educativi e scolastici comunali, affiancandola anche al di fuori delle strutture, con incontri costanti e col supporto del nuovo portale scuola&educazioneonline che, nato per essere complementare alla didattica a distanza, può diventare un valido tema di condivisione, di “luogo d’incontro” e dialogo con le famiglie e con la cittadinanza tutta.

Tenendo ben presente le peculiarità e le specificità dei singoli servizi, si punterà a sostenere i poli educativi e scolastici 0-6 anni sviluppando e ottimizzando gli ambienti e i servizi in comune, con particolare riferimento agli spazi sia interni che esterni.

  • NIDI D’INFANZIA. E’ necessario favorire e incentivare lo sviluppo da parte dei privati di servizi educativi integrati, quali quelli domiciliari – a cui verranno offerti percorsi di formazione e supervisione pedagogica – quelli dedicati a bambini e genitori insieme agli spazi gioco. Trieste ha raggiunto attualmente un’offerta di posti nido superiore sia rispetto alla media nazionale che rispetto agli obiettivi fissati dalla conferenza di Lisbona. Al fine di incrementarla e per favorire una serena conciliazione del tempo vita/lavoro delle famiglie, si prevede la costruzione e la riqualificazione di strutture educative nonché ulteriori convenzionamenti con enti gestori privati, anche aziendali.
  • SCUOLE DELL’INFANZIA L’offerta cittadina per i bambini di età 3-6 anni, forte delle scuole dell’infanzia comunali, statali e paritarie private, è in grado di coprire tutta la domanda della famiglie. Il 70% di questa si rivolge alle scuole gestite dal Comune di Trieste, che vantano una tradizione quasi bicentenaria fortemente identitaria, che si intende mantenere e valorizzare, con investimenti sulla formazione continua degli insegnanti e con l’allestimento del museo della scuola dell’infanzia comunale.
  • RICREATORI Con la loro unicità nel panorama nazionale, i ricreatori rappresentano una funzione di autonoma emancipazione per il target 6- 16 anni. Proseguiranno le azioni concrete finalizzate al già avviato rilancio dei ricreatori come spazi educativi e ludici aperti al territorio e flessibili e importanti riferimenti di socializzazione e aggregazione “social free”, nonchè puntando al rafforzamento della loro vocazione sportiva anche in collaborazione, in particolare durante il periodo estivo, con associazioni e società sportive del territorio. Verrà dato seguito alle sperimentazioni già avviate in alcuni ricreatori con la previsione, in complementarietà con le scuole primarie e secondarie di primo grado, di un servizio di integrazione scolastica rimodulato in base alle esigenze delle famiglie e reso ancora più flessibile e dinamico, soprattutto per quanto riguarda la fruizione della mensa scolastica e dell’accompagnamento ai compiti.
  • EDIFICI SCOLASTICI Massima attenzione verrà rivolta al mantenimento dell’efficienza e della sicurezza del patrimonio edilizio scolastico. Si prevedono investimenti, sia con risorse proprie, sia con finanziamenti statali, regionali e privati al fine di rendere le scuole luoghi accessibili per qualità e sicurezza e ragionando, in un’ottica di benessere e di efficacia educativa e didattica, ad una razionalizzazione e riorganizzazione delle sedi, specie di quelle degli istituti superiori attualmente dislocate in più strutture e succursali, che potrebbero trovare idonea sistemazione in un nuovo polo da realizzarsi all’interno del comprensorio dell’ex Caserma Vittorio Emanuele di via Rossetti. Gli ampissimi spazi esterni consentirebbero, inoltre, la realizzazione di campi sportivi, palestre, piscine, campi da tennis, punti di ristorazione, che potrebbero essere fruiti non solo dagli studenti ma dall’intera cittadinanza. Gli immobili scolastici così dismessi verranno immessi sul mercato immobiliare per essere venduti o locati. Particolare attenzione verrà dedicata alla sistemazione delle aree esterne e alle palestre scolastiche delle scuole. Sarà essenziale creare una “scuola tampone” ad hoc nella quale ospitare gli alunni a fronte degli importanti interventi di ristrutturazione programmati per i prossimi mesi, con particolare riferimento alle scuole primarie e secondarie di primo grado.
  • PIÙ SICUREZZA NELLE SCUOLE:
  1. Dotare le parti esterne delle scuole di un sistema di video sorveglianza e varare la possibilità di reclutare, tra il personale scolastico, un preposto adeguatamente formato, per vigilare sia all’interno che all’esterno della scuola durante i momenti di più affollamento (entrata ed uscita da scuola o durante la ricreazione), per evitare il verificarsi di atti non consoni in un istituto scolastico.
  2. Monitorare assiduamente i possibili fenomeni di bullismo.
  3. Responsabilizzare i ragazzi sulle nuove tecnologie e sui pericoli ai quali possono incombere in rete.

Obiettivo finale è pertanto quello di dotare la città di un sistema educativo e scolastico di qualità, flessibile nell’organizzazione, in cui pubblico e privato possano fornire insieme risposte ai bisogni e alle richieste delle famiglie e garantire compiutamente il diritto allo studio e la libertà di scelta educativa e scolastica a tutti.

GIOVANI

Nel riconoscere il contributo che i giovani possono offrire alla crescita e allo sviluppo della città  col loro potenziale di “futuro”, sarà nostro impegno prioritario  investire sul  loro talento e sulla loro energia, definendo un programma organico di interventi e azioni volti a favorire la loro partecipazione in tutti gli aspetti deĺla vita pubblica.

Si potenziera’ l’attività del PAG, progetto area giovani, come “officina”, luogo d’incontro, di confronto, di idee, di cultura, di musica, di progettazione.

Verranno individuati inoltre ulteriori spazi da mettere a disposizione dei giovani per attività di coworking, di opifici, di botteghe, di luoghi in cui sviluppare progetti e incentivare la creatività. 

Si attiveranno progetti, da realizzarsi anche in sinergia e in collaborazione con le scuole, di educazione stradale, di prevenzione dall’uso di sostanze, di educazione alla legalità.

Grande attenzione verrà  rivolta a sostenere l’attività  sportiva, verificando la possibilità di installare in alcune aree della città piastre sportive (basket, pallavolo, calcetto, skate, pareti di arrampicata)

SANITÀ

Progetto Medicina scolastica: Progetto pilota su Trieste in collaborazione con Regione, ASUGI

L’obiettivo della “Medicina scolastica è di educare alla prevenzione i giovani in età scolare e migliorare in prospettiva lo stato di salute della popolazione, riducendo in questo modo anche i costi dell’assistenza sanitaria.

PISCINA TERAPEUTICA

Riguardo alla Piscina Terapeutica sono previsti due interventi.

Riqualificazione dell’attuale Piscina Terapeutica di Campo Marzio. Una volta dissequestrata l’area e previa una verifica delle condizioni strutturali dell’edificio verrà rifatta la copertura e ripristinati gli spazi interni.

Realizzazione della Nuova Piscina Terapeutica in Porto Vecchio. Oltre alla riqualificazione della piscina di Campo Marzio verrà realizzata in Porto Vecchio una nuova struttura polifunzionale che comprenderà:

– una Nuova Piscina Fisioterapica, dedicata totalmente alle cure ed alla riabilitazione con ambulatori, zona fisioterapia, sale studio per fisioterapia, ludoteca, due piscine di grandi dimensioni oltre che una zona termale.

– uno spazio polifunzionale per attività sportive e ginniche, fitness, solarium.

– spazi esterni con due piscine all’aperto ed altre attività ludiche e sportive.

ANIMALI

  • cimitero per animali.
  • Sarà sensibilizzata la campagna a favore delle adozioni dei cani dai canili e dei gatti dai gattili, la riqualificazione delle colonie feline, la campagna di sterilizzazione per contenere il randagismo felino e la collaborazione con le realtà associative istituzionali e rappresentative.
  • Sarà rinnovata la convenzione per l’oasi felina.
  • Saranno prodotte azioni di sensibilizzazione e di educazione zoofila in collaborazione con l’ordine dei veterinari.
  • Saranno realizzate aree di sgambamento per i cani.
  • Sviluppata e incentivata la pet-therapy e la zooantropologia didattica nei diversi ambienti istituzionali: scuole, ospedali, case di cura, case circondariali.

SOCIALE

Nell’ultimo anno abbiamo affrontato un periodo estremamente complicato, con una pandemia che ha introdotto nuovi vincoli e limitazioni importanti nella vita quotidiana di ognuno di noi.

La situazione ha imposto all’Amministrazione di riprogrammare i servizi rivolti alle persone più fragili della popolazione locale, sulla base del nuovo contesto.

Questo breve cenno all’anno passato è utile per evidenziare l’obiettivo che contraddistinguerà il nostro impegno in futuro, partendo dall’osservazione, cautamente ottimistica, della nuova vitalità che si percepisce nel nostro territorio da quando l’emergenza si è attenuata – grazie alla campagna vaccinale e al rispetto delle regole anticontagio – consentendo una progressiva riapertura delle attività imprenditoriali, culturali, sportive e aggregative: l’obiettivo è quello di continuare sempre a sostenere le persone per garantire il soddisfacimento dei loro bisogni essenziali e di una buona qualità di vita, ma soprattutto di promuovere l’uscita dai percorsi assistenziali, stimolando le risorse individuali e collettive.

Le politiche di welfare, partendo dalla persona, che è la componente più preziosa della società civile, devono trasformarsi sempre più da assistenzialistiche a modelli di supporto e accompagnamento per l’attivazione delle risorse individuali; la funzione dei servizi deve essere quella di sostegno nei momenti di particolare fragilità per promuovere un cambiamento positivo, non di assistenza fine a se stessa.

In questa prospettiva, si metteranno in campo interventi mirati a sostenere economicamente le famiglie, ad aiutarle nel mantenimento o nel reperimento della casa e del lavoro, due elementi fra i più importanti nel garantire la dignità della persona, si implementerà il processo di inclusione delle persone con disabilità anche grazie alle borse lavoro e all’attività della Fondazione “Durante e dopo di noi”, un soggetto pubblico privato dal carattere fortemente innovativo, che abbiamo avviato nel 2019.

Parallelamente, si continuerà a garantire l’erogazione di servizi (anche di protezione sanitaria) destinati alle persone senza fissa dimora che gravitano sul nostro territorio, in forte collaborazione e sinergia con i soggetti del terzo settore: gli homeless stanziali e coloro che transitano nella nostra città come tappa di un viaggio più lungo in cerca di una vita dignitosa.

Per quanto riguarda la fascia di popolazione anziana, si continuerà l’impegno per incrementare i servizi domiciliari – per consentire il più possibile la permanenza delle persone, anche con ridotti livelli di autonomia, presso il proprio domicilio – e i programmi di promozione della socialità e dell’aggregazione, che hanno la preziosa finalità di mantenere le persone anziane attive e lontane dalla solitudine e dalla depressione.

Una buona qualità di vita può e deve essere essere garantita anche nei servizi residenziali, ed è il nostro costante obiettivo nelle strutture per anziani e per le persone con disabilità, nelle quali si è fatto uno sforzo immane nella fase acuta dell’emergenza per cercare di mantenere in salute sia gli ospiti che gli operatori, e per garantire poi, appena è stato possibile, il contatto con i familiari.

E si continuerà in questa direzione, perché il benessere delle persone è determinato sì da fattori materiali, ma soprattutto dalle relazioni e dall’affettività.

Ulteriori tre siti vedranno l’avvio nel prossimo futuro: il nuovo centro residenziale aggregato al centro diurno di via Weiss, con sei posti letto; il Padiglione “Ralli, con due funzioni temporanee legate alla disabilità e in particolare all’autismo, in attesa di una ulteriore destinazione in favore delle persone colpite da malattie dementigene; la riqualificazione di Casa Capon – che sarà adibita, oltre che a polo aggregativo per anziani (al piano terra e primo piano), ad alloggi sociali per persone vulnerabili (anziani, disabili, donne in difficoltà ecc.) – e di due palazzine del CAD, centro nevralgico di Opicina.

Si continuerà a dedicare la massima attenzione ai minori della città e al loro benessere, continuando a sostenerli presso le famiglie, e con la loro collaborazione, con il supporto di personale educativo e attraverso progetti contro l’abbandono scolastico.

In questo ambito, come in altri, consideriamo fondamentale il coinvolgimento del terzo settore, nella coprogettazione e attuazione delle attività di welfare, per l’apporto in termini di esperienze, competenze, idee e risorse umane, nello spirito della sussidiarietà orizzontale che riconosce il ruolo attivo del privato sociale nel perseguimento del bene collettivo.

Verrà rivolta particolare attenzione al servizio di farmacia comunale al fine di garantire un ancora maggiore supporto al cittadino.

CITTADINANZA ATTIVA E AMMINISTRAZIONE CONDIVISA DEI BENI COMUNI

Trasparenza, Partecipazione e Collaborazione sono le direttrici di Open Government  che hanno caratterizzato il rapporto tra il Comune di Trieste, amministrato dal centrodestra, ed i cittadini in questi ultimi cinque anni di mandato. I progetti messi in campo con successo e le esperienze acquisite ci permettono di potenziare e sviluppare ulteriormente questo percorso di Cittadinanza Attiva attraverso ulteriori percorsi deliberativi in cui gli stessi cittadini, organizzandosi, diventano soggetti attivi nella gestione della cosa pubblica.

Al fine di dare concretezza al principio di Sussidiarietà orizzontale, sancito nell’art. 118 della Costituzione. L’attenzione, quindi, è verso una ratio più ampia rispetto a quella su cui si fonda il “baratto amministrativo” per declinarla nel  nuovo modello di “Amministrazione condivisa dei beni comuni”. Il “baratto amministrativo” non ha nulla da spartire con la “gestione condivisa”. Il primo si sostanzia in rapporti giuridici che non sono simmetrici tra Istituzione e cittadini, caratterizzati da una dinamica che non crea fiducia, ma dipendenza e subalternità. L’Amministrazione condivisa dei beni comuni, invece, è orientata alla formazione di capitale sociale, alla fiducia collettiva e alla rigenerazione dei processi democratici di partecipazione e risoluzione dei problemi di interesse generale. L’Amministrazione condivisa dei beni comuni si concretizza attraverso un “modello organizzativo” coerente con il principio di sussidiarietà orizzontale, in grado di valorizzare le prerogative ed attraverso un “Regolamento Comunale”.

DIGITALIZZAZIONE

Attraverso i numerosi percorsi di digitalizzazione messi in campo negli ultimi cinque anni il Comune di Trieste è preso a modello nazionale tra gli Enti Locali per il suo sistema di gestione digitalizzata della Pubblica Amministrazione . Un sistema moderno, attuale, in sintonia con i processi di trasformazione digitale nazionali, capace di sviluppare l’Agenda Digitale per la semplificazione e l’erogazione dei servizi ai cittadini e imprese del territorio.

BILANCI PARTECIPATIVI

A fronte della propedeutica fase di elaborazione, che purtroppo a causa dell’emergenza Covid non ha potuto trovare la successiva attuazione, siamo nelle condizioni di accrescere la partecipazione dei cittadini anche attraverso bilanci partecipativi per Co-progettare parte delle politiche pubbliche.